Seconda guerra mondiale, Archivio fotografico
L'Ufficio propaganda del Partito nazionale fascista nel giugno del 1940 commissiona all'Istituto LUCE la realizzazione di servizi fotografici per documentare l'ingresso e la partecipazione dell'Italia al conflitto mondiale.
Le oltre 24.000 fotografie conservate dall'Archivio Centrale dello Stato testimoniano da quella data all'estate 1942 le azioni belliche di esercito, aviazione, marina, corpi speciali nei diversi fronti di guerra, ma anche cerimonie militari e visite del re, di Mussolini, di Hitler e di altri personaggi di rilievo.
Gli scatti si possono con buone probabilità attribuire - in tutto o in parte - al reporter al fronte dell'Istituto LUCE e pittore Maceo Casadei (Forlì, 1899 - 1992), perché circa 40 immagini della raccolta riproducono suoi disegni sul tema della guerra.
Le immagini sono ordinate in base ai numeri di catalogo e - all'interno di questi - di negativo, entrambi originari dell'Istituto LUCE.Le oltre 24.000 fotografie conservate dall'Archivio Centrale dello Stato testimoniano da quella data all'estate 1942 le azioni belliche di esercito, aviazione, marina, corpi speciali nei diversi fronti di guerra, ma anche cerimonie militari e visite del re, di Mussolini, di Hitler e di altri personaggi di rilievo.
Gli scatti si possono con buone probabilità attribuire - in tutto o in parte - al reporter al fronte dell'Istituto LUCE e pittore Maceo Casadei (Forlì, 1899 - 1992), perché circa 40 immagini della raccolta riproducono suoi disegni sul tema della guerra.
La descrizione del catalogo corrisponde al soggetto del gruppo di foto che comprende: quasi sempre si tratta dell'arma e/o del fronte ripresi nelle foto. Altri canali di esplorazione del fondo sono la ricerca testuale sulla didascalia delle foto; il luogo dello scatto (toponimo); i personaggi presenti (antroponimo) e la data (più o meno generica).
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